Criptovalute ed NFT stanno vivendo un periodo di certo non facile.
Dopo una gloriosa ascesa che ha portato entrambi ad essere sulla bocca di tutti, la cosiddetta fase orso del mercato ha fatto calare a picco la loro popolarità.
Attualmente, gli NFT vengono visti quasi con sospetto dal pubblico più generalista e anche tra gli addetti ai lavori l’entusiasmo non è più quello di un tempo.
Va poi detto che, anche durante il loro periodo di massima popolarità, gli NFT non sono mai riusciti a conquistare del tutto le masse.
Al contrario, hanno fatto una certa fatica ad imporsi, se non in pochissimi ambiti estremamente circoscritti (tra cui quello della mera speculazione).
Nel prossimo futuro le cose potrebbero però cambiare.
Il motivo?
Nientemeno che Apple!
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ToggleLa Mela alla Conquista della Blockchain?
La notizia non è certo passata sotto i radar e, se confermata, potrebbe segnare un deciso punto di svolta nei confronti degli NFT e del modo in cui essi vengono percepiti dal pubblico.
La società di Cupertino ha infatti comunicato di voler implementare la vendita di NFT all’ interno del suo App Store.
In altre parole, qualsiasi utente Apple potrebbe essere in grado di avere accesso diretto ad un mondo rimasto finora prerogativa degli utenti più smaliziati.
Al momento non è ancora chiaro come Apple deciderà di gestire gli NFT nella pratica.
Tuttavia, eliminando gli intermediari (Marketplace dedicati e Wallet su tutti), sarà inevitabile assistere ad una diminuzione dell’attrito tra tecnologia e utenza.
Tradotto, questo significa che i quasi 2 miliardi di utenti Apple sparsi in tutto il mondo avranno la possibilità di familiarizzare con i token non-fungibili in sicurezza, restando all’ interno di un sistema conosciuto e relativamente scevro da potenziali minacce.
Apple che fa le cose… alla Apple!
Nonostante la grande novità, la casa di Cupertino ha però le idee ben chiare circa le limitazioni da imporre agli NFT che verranno venduti sul suo negozio.
Sono sostanzialmente due i vincoli imposti dall’azienda, entrambi piuttosto significativi per tutto ciò che NFT et simili hanno sempre rappresentato:
- Niente crypto. Tutti gli acquisti verranno eseguiti con valuta fiat, in maniera identica a quanto accade con qualsiasi altro prodotto presenti sullo store.
- Commissioni. Listare un token sulla piattaforma avrà un costo importante per i venditori, che dovranno versare il 30% del ricavo della vendita nelle casse di Apple. Anche in questo caso, le cose funzioneranno seguendo lo stesso iter degli altri prodotti sullo store.
Come Verranno Accolte Queste Limitazioni?
I vincoli descritti nel paragrafo precedente sono senza dubbio impattanti sulle logiche che gli NFT hanno seguito fino ad oggi.
Apple ha tutto il diritto di applicare regolamentazioni proprietarie all’ interno dei suoi ecosistemi, ma non è detto che il pubblico reagisca favorevolmente.
A questo punto ci troviamo ad una sorta crocevia.
Da una parte, Apple potrebbe aver messo in moto la prima vera massificazione del fenomeno NFT, portandolo finalmente a strabordare (questa volta per davvero) dai confini in cui è stato rintanato finora.
Dall’altro lato, le alte commissioni e l’eliminazione del “fattore crypto” potrebbe creare una sorta di scissione nella percezione dei token, che porterebbe quelli presenti su App Store ad essere visti come una “brutta copia” di quelli a cui siamo stati abituati.
Al momento le incognite sono ancora molte e, prima di valutare come il tutto verrà metabolizzato dall’utenza, sarebbe saggio attendere le prime applicazioni pratiche di questa novità.
Quel che è certo è che, nonostante la delicata fase di mercato in cui ci troviamo, gli NFT sono ancora ben lontani dall’aver esaurito i loro ambiti di applicazione.
Anzi.
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