Sulla scia del formato principale proposto da TikTok, Google ha introdotto gli Shorts all’interno di YouTube.
Questa tipologia di video, che si differenzia da quelli tradizionali per la loro durata ridotta, punta a replicare il successo ottenuto da ByteDance con TikTok, replicando all’interno dell’ecosistema di YouTube lo stesso format, fatto di contenuti di rapido consumo, orientati alla viralità e concepiti dal principio per attirare subito l’attenzione.
Nonostante, a conti fatti, si tratti a tutti gli effetti di video, gli Shorts rappresentano un nuovo modo di intendere i contenuti su YouTube, presentandosi come un’alternativa estremamente interessante per far crescere il proprio canale rispetto ai più classici contenuti di lunghezza più ampia.
All’interno di quest’articolo troverai 5 consigli pratici che ti permetteranno di sfruttare nel migliore dei modi le potenzialità di questo format, massimizzandone l’efficacia.
Indice
ToggleMetti al centro il tuo pubblico
La prima raccomandazione utile per sfruttare gli short al meglio ha a che fare con un concetto sempre valido per ogni content creator: a chi ti stai rivolgendo?
Prima di iniziare a produrre i tuoi Short, è essenziale che tu ti prenda un attimo di tempo per focalizzare al meglio il pubblico che vuoi raggiungere con un determinato contenuto.
In altre parole, devi conoscere bene il tuo target e capire quale tipo di contenuto potrebbe interessarlo maggiormente.
Solo in questo in questo modo sarai in grado di produrre cortometraggi che siano davvero utili e coinvolgenti per i tuoi spettatori.
Non fare l’errore di pensare che, soltanto perché sono molti inclini alla viralità, i tuoi short non debbano “colpire” un target specifico.
Per loro stessa natura, questo tipo di contenuti sono molto adatti alla massa e lavorano sulla legge dei grandi numeri; tuttavia, il tuo scopo dovrebbe essere non tanto quello di arrivare al più grande numero di persone possibile ma, al contrario, di intercettare il tuo pubblico specifico all’interno di quell’enorme insieme disorganizzato fatto di utenti di tutti i tipi.
Scegli gli argomenti giusti
Volenti o nolenti, bisogna accettare che non tutti i tipi di contenuto si adattano bene ad un formato così ridotto come gli shorts.
Spesso, infatti, non è possibile riassumere un intero concetto o discorso in pochi secondi stringati.
Alcuni argomenti sono semplicemente troppo complessi o richiedono troppe spiegazioni per essere trattati efficacemente in così poco tempo e, pubblicandoli palesemente “incompleti”, potresti avere l’effetto contrario di quello voluto.
Al contrario, ci sono alcuni argomenti che sono invece perfetti per questo tipo di contenuto.
È essenziale, quindi, fare un’attenta valutazione prima di procedere con la produzione dei tuoi short, stabilendo con coscienza cosa potrebbe essere adatto alla pubblicazione e cosa invece meriterebbe più spazio.
In linea di massima, uno short efficace dovrebbe essere in grado di catturare l’attenzione, stimolare la curiosità ed enunciare un concetto in pochi secondi, lasciando l’utente contemporaneamente soddisfatto per ciò di cui ha fruito e desideroso di saperne di più in merito.
In altre parole, si tratta di trovare il giusto equilibrio tra l’esaustività e la sensazione che ci sia molto altro da imparare/scoprire.
Parola d’ordine: semplicità
Se vogliamo, questo consiglio è la natura evoluzione del precedente.
Per loro stessa natura, gli short sono contenuti brevi e concisi, che arrivano direttamente al punto in pochi secondi, esponendosi ad una platea vastissima.
Di conseguenza, è fondamentale comunicare il tuo messaggio, qualunque esso sia, in modo molto chiaro e semplice da comprendere.
Gli shorts sono contenuti effimeri, che vengono consumati in fretta ed in grande quantità; se l’utente non capisce cos’hai da dire, difficilmente ti concederà una seconda occasione riguardando da capo il video… al contrario, probabilmente “swiperà” il tuo short e passerà al prossimo.
Evitate quindi di usare troppe parole o di entrare troppo nei dettagli; ricorda che l’obiettivo è far capire il proprio punto di vista in modo rapido ed efficace.
Trova il tuo format
Qui c’è poco da dire.
I format funzionano e, nel lungo periodo, sono ciò che contribuiranno maggiormente a farti rimanere impresso nella testa delle persone.
In altre parole, in un oceano di shorts tutti uguali, avere un format specifico ti permetterà ti conquistarti una “personalità” agli occhi degli utenti.
Non dimenticare l’estetica
Rispetto ai contenuti lunghi, quelli più brevi necessitano sicuramente di meno attenzioni dal punto di vista estetico e, in linea di massima, gli utenti sono più predisposti a “perdonare” una resa visiva scadente se il contenuto proposto è di loro interesse.
Tuttavia, questo non significa che ci si possa dimenticare del tutto di curare la parte più visuale e “tecnica” dei propri contenuti.
Questo non significa necessariamente realizzare un contenuto da “premio Oscar” ma, piuttosto, compiere tutte le operazioni necessarie per rendere il proprio short il più fluido e scorrevole possibile.
Ad esempio, tagliare tutti i tempi morti è una pratica ormai consolidata, che oltre a ridurre ulteriormente il minutaggio, rende più scorrevole il flusso del video.
Un’altra accortezza che migliora non poco l’esperienza utente è poi quella di aggiungere dei sottotitoli in sovrimpressione, particolarmente efficaci in quei contenuti che fanno della voce parlato il loro attributo principale.
Conclusioni
Gli Shorts di YouTube, così come il formato breve in generale, è una tendenza che sta prendendo sempre più piedi negli ultimi tempi.
Saper sfruttare al meglio questa tendenza, incastonandola in una strategia che sappia intercettare questo tipo di esigenza, è quindi fondamentale per rimanere rilevanti sul mercato, indipendentemente che tu sia un content creator o un’azienda che sta cercando di promuovere il proprio prodotto/servizio.
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